venerdì 15 novembre 2013

Nirvana: Chi era "Polly"? Significato e curiosità.

Il testo si basa su un fatto di cronaca realmente accaduto.
Polly è il nome di una ragazza che a 14 anni fu rapita e torturata. Era il 1987 e stava rientrando a casa dopo essere stata a un concerto punk al Community World Theatre di Tacoma.
Il rapitore, un certo Gerald Friend (il cognome è davvero una presa in giro) successivamente arrestato, la torturò e violentò sfogando la sua personalità sadica e criminale. Fra gli oggetti utilizzati ci furono una frusta, un rasoio, della cera bollente, una saldatrice e una carrucola grazie alla quale teneva Polly a testa in giù nella sua roulotte. Dopo giorni di sevizie, la ragazza riuscì a scappare mentre Friend era intento a fare benzina. Il fatto che Polly riuscì a liberarsi solo perchè finse di godere della violenza subita è un particolare che Cobain aggiunse al testo, ma è totalmente frutto della sua fantasia.
Il narratore è proprio lo stupratore Friend. Così come in Lithium, è proprio il raccontare le cose da un punto di vista non scontato a valorizzare l'ispirazione di Cobain (chiunque sarebbe stato tentato dall'esprimere il dolore e la paura dando voce alla vittima). Anche qui il cambio di prospettiva risulta vincente. Mettendosi nei panni del criminale, Cobain gli fa dire frasi che paiono giustificazioni ("Non sono io... Voglio un pò d'aiuto/Per tirarmi su").
"Polly è un intima canzone d'amore sullo stupro" ha dichiarato Cobain. "Successe una cosa del genere ad un mio amico, che fu rapito e violentato da un uomo per qualche giorno. Prima o poi dovevo trattare questo tema traumatico. La canzone già esisteva prima che scrivessi il testo ed era così melodica e accessibile che pensai avesse bisogno di un testo efficace per incrementarne la bellezza".
Polly fu infatti composta ai tempi di Bleach, ma il testo rimase in sospeso e, come avvenne per Paper Cuts, Cobain prese ispirazione da un episodio sviscerato  dai quotidiani e di inquietante brutalità. Una prima versione risale alle registrazioni per l'ep Blew, una seconda alla session con Butch Vig presso gli Smart Studios. Qui Cobain tolse la scorza elettrica e affrontò l'esecuzione con una chitarra acustica mezza scassata, il che diede modo di enfatizzare maggiormente l'orrore del tema trattato. Vig decise di lasciarla così come era venuta.
Durante i concerti dei Nirvana, Polly rappresentava un emozionante momento di calma ed è proprio durante la sua esecuzione a New York che Bob Dylan espresse un giudizio favorevole sul gruppo e sulle qualità compositive di Cobain.
Nel 1991 Polly venne utilizzata da due stupratori come colonna sonora delle loro violenze a danno di una ragazza (una sorta di Singin' In The Rain in Arancia Meccanica). "Siamo stati accusati di incitare gli stupratori, ma è esattamente il contrario", ha detto Cobain al riguardo.
Sulle note di copertina di Incesticide, Cobain definì il gesto come una spreco di spermatozoi. "Ho difficoltà ad andare avanti sapendo che fra il nostro pubblico si nascondono simili mostri, il cui quoziente intellettivo è inferiore a quello dei protozoi unicellulari; definitemi un politically correct, ma io mi sento così".
La strumentalizzazione della canzone non provocò l'omissione di Polly dalla setlist dei concerti, anzi, secondo Cobain il fatto che il brano avesse dei collegamenti con due esperienze reali, lo rendeva più convincente dal punto di vista lirico. 

(dal libro "Le canzoni dei Nirvana")

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